IL ETAIT UNE FOIS LE DIABLE - DEVIL STORY

Alberghi maledetti, mummia egizie, zombi nazisti e... il diavolo in persona

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    Rullino i tamburi ! Suonino le trombe ! Fa il suo ingresso nella sezione “So bad it's so good” un film che, con un sol balzo, si piazza nella pole position delle peggiori astrusità su celluloide mai realizzate. Produzione francese, datata 1985, diretta da tale Bernard Launois, regista/attore che si era dedicato, prima di allora, a commedie e noir. Come canto del cigno (registicamente parlando) ha donato al mondo “Il etait une fois le diable”, autentico mastodonte trash , delirio assoluto in cui illogicità di intenti e messa in scena farlocca lasciano sbalorditi. Ma procediamo con ordine. La storia (…) vede una coppia di sposini americani recarsi in un lugubre albergo, in una zona rurale francese. I proprietari del posto li mettono subito a loro agio dicendogli che :
    1) il luogo è maledetto
    2) il diavolo spadroneggia e uccide tutti. Assume l'aspetto di un cavallo o di un gatto. Entrambi neri.
    3) un tempo lì c'era il mare, ma a seguito di un naufragio di una nave proveniente dall'Egitto, la morfologia del posto è cambiata e ora c'è solo campagna e boschetti. Ah, il male (tanto per ribadire il concetto) ha preso possesso del luogo.
    A questo aggiungete uno zombi nazista, la cui uniforme ricorda più quella di un commodoro, e la sua madre/amante/boh che uccidono persone a caso e trasportano bare. Ah, dimenticavo che c'è pure una mummia che gironzola, mano nella mano, con una tipa vestita di bianco in trance perenne. Senza capo né coda, il film accavalla situazioni in cui i sopraccitati personaggi si incontrano, si scontrano e si inseguono. Sceneggiatura inesistente, budget e capacità tecniche inesistenti, ritmo inesistente ma…follia allo stato brado e dosi considerevoli di splatter , ottenuto con effetti caserecci, che annoverano svomitazzate di sangue e bile, sbudellamenti, ferite sanguinolente in cui evidentissime pompette spruzzano flebili fontanelle di sangue. Non c'è un particolare momento weird da segnalare poichè TUTTO il film è assolutamente weird , grazie anche ad un montaggio fra i più deliranti mai visti. Impagabile il personaggio del padrone dell'albergo, che passa una notte ed un giorno interi a sparare ad un cavallo nero (il diavolo, vedi sopra) senza mai riuscire a colpirlo, straordinarie le corse al ralenty che sfiniscono per la loro infinita durata (Launois doveva pur far metraggio in qualche modo), incredibili gli attacchi “volanti” del gatto nero (il diavolo, ovviamente), massacranti i 200 nitriti del cavallo (sempre gli stessi,mandati in loop ), le 200 urla della sposina (sempre le stesse, mandate in loop ) e i 300 mugugni dello zombi nazista (non ci giurerei, ma sono sempre gli stessi mandati in loop ) a cui lo spettatore viene sottoposto per tutta la durata del film. Vado avanti ?
    STRA-CULT !!!
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