20 sigarette

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  1. Contra aka Simonino91
     
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    Ho già inviato un MP su Youtube al caro Yotobi, ma il mio principale scopo è quello di far conoscere il più possibile questo film, consigliato da un'amica qualche tempo fa.
    Il film, come da titolo, si chiama 20 sigarette e parla di un ragazzo romano Aureliano Amedei, che trova lavoro in Iraq, durante la guerra a Nasiriyya con il compito di Aiuto Regista. ( si esatto quello va in mezzo al nulla per fare un film :D )
    Comunque il film, completamente italiano, vanta una recitazione spontanea, con delle scene ironiche veramente eccezionali, sembrava di esserci dentro.
    Vorrei evitare di cominciare a parlare in stile recensione, perchè ci terrei molto che la gente lo veda. Le prime due righe che ho scritto, parlano solo di un pezzetto di film, spero voi lo vediate interamente in quanto il messaggio oltre che essere forte, apre gli occhi a un mondo che pochi di noi conoscono realmente e anche perchè, posso confermare che è la migliore computer grafica / make up di un film con Regia italiana che abbia mai visto. Veramente incredibile. ( Vedere una jeep dei carabinieri saltare in aria, invece che la classica macchina della polizia americana, non ha prezzo! )
    Ragazzi VEDETELO!..


    Aggiungo comunque al Volo la trama visto che non sono soddisfatto del mio discorso xD :

    Senza un lavoro fisso e disoccupato sentimentalmente, Aureliano Amadei sogna il cinema. Per il momento è un giovane filmaker vicino agli interessi dei centri sociali e lontano dalle responsabilità da adulto. Quando il cineasta Stefano Rolla gli propone il ruolo di assistente per un film da girare in Iraq, accetta la proposta, prepara frettolosamente i bagagli e si avvia a intraprendere la sua personale missione. Caso e sfortuna decidono il suo destino: il 12 novembre 2003 si troverà vittima dell'attentato terroristico di Nasiriyya. Rimarrà ferito ma abbastanza vivo da tornare in Italia per raccontare la sua storia.
    Accettare che un ragazzo qualsiasi, dagli ideali ingenui e dallo sguardo scanzonato, sia coinvolto in un attacco terroristico, ci costringe a riflettere sul senso della missione italiana in Iraq. Non serve essere pacifisti per pensare che in quello strano mescolamento di disciplina militare dell'esercito e anarchia ideale di un aspirante artista sia accaduto qualcosa di indegno. La storia è vera; è talmente sentita che la regia risponde perfettamente alle esigenze di realismo dell'autore. Il tremolio delle riprese a camera a mano e l'immedesimazione costrittiva della soggettiva - scelta azzardata ma efficace – sono gli strumenti visivi adatti a restituire la tragicità del soggetto. Il risultato sorprende perchè la scelta rende corporee scene di rara crudeltà, evitando con intelligenza il rischio della retorica spettacolare tipica del piccolo schermo, così presente nei servizi giornalistici o nel finto cordoglio politico. Il legame emotivo tra spettatore e regista non si appoggia su banali trucchi di sceneggiatura ma è il risultato di un lavoro onesto che fa vibrare le corde dell'anima. E malgrado qualche chiarificazione di troppo, che si avvicina ad un'affettata didascalia da manuale (lo scontro con i militari in ospedale o la presentazione finale del libro), il film scorre sulla linea di un realismo ostinato che distrugge gli appigli di buonismo e propone l'annullamento della guerra in nome di una pace fatta, sì di contrasti, ma più vicina alla dignità delle persone.
    La colonna sonora di Louis Siciliano accompagna l'andamento narrativo con un'accurata sovrapposizione di forma e contenuto: musiche smaliziate per la vita in centro sociale e ritmi più serrati e angoscianti per quella al campo militare. Le venti sigarette del titolo, fumate con disinvoltura dal convincente Vinicio Marchioni, bruciano lo scorrere del tempo. E insieme al fumo, mozzicone dopo mozzicone, prende corpo una consapevolezza rara che dimostra l'inutilità di un militarismo sfrenato. Riflessione scontata? Forse. Ma drammaticamente indispensabile.


    Non riesco a inserire un trailer, comunque si trova tranquillamente sia su internet che sul web. Mi raccomando, fateci un piccolo pensiero, ne vale la pena!

    Un saluto, Simonino91
     
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    Infinitissimo Re dei Post

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    L'ho visto 655 giorni fa :D
    Mi sarebbe spiaciuto meno se gli attori fossero stati un po' più in gamba, e se il protagonista avesse "fatto notare" agli ufficiali militari e ai giornali che vengono a visitarlo la falsità delle notizie trasmesse dai tg. Non riesco a capire perché non l'ha fatto.
    Ultimo è che se sempre detto protagonista si fosse informato un po' di più su ciò che accade là, e quindi avesse immaginato che quella gente (ma non solo, ovviamente) è piuttosto attaccata al territorio in cui è vissuta, magari non sarebbe andato proprio in mezzo al conflitto o perlomeno si sarebbe aspettato degli scontri a fuoco anche se era tutto relativamente tranquillo.
     
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  3. †°Tiƒa°†
     
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    visto a scuola, mi ha fatto sia impressione ( a causa di molte scene cruenti) ma allo stesso tempo mi ha toccato nel profondo, mi ha fatto commuovere e pensare molto, soprattutto verso la fine del film.
     
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2 replies since 27/3/2011, 10:27   109 views
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